produzione narrativa e favolistica. Svolgendosi all'interno di una selva oscura e a volte misteriosa, niente di pio facile che si potesse fantasticare sugli avvenimenti che vi accadevano. Il motivo narrativo più diffuso vede impegnato un cacciatore solitario per il quale l'inseguimento della preda diventa l'occasione per un'avventura in un mondo fatato verso il quale l'animale inseguito e guida. Incontri meravigliosi durante una battuta di caccia toccano al re Offa del Kent, che cacciando si smarrisce nella foresta e incontra una bellissima ragazza e, trasfigurati in chiave mistica, ai Santi Eustachio e Uberto, per i quali il cervo che stanno inseguendo si rivela una guida verso la piena conversione e la
santità.Didascalia Immagine:
Caccia al cervo di Federico Barbarossa, secondo una rappresentazione di Jan Van der Straet, detto Stradano (1523-1605), che lavorò a Firenze alla
corte di Cosimo I dei Medici. Tutti i re del Medioevo furono degli accaniti cacciatori.